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Mussolini l anticittadino
Prezzo:
€25,00
(incluso 4 % I.V.A.)
Michele Dau
Che Mussolini sia stato un convinto ruralista è cosa indagata, meno noto è l'attacco (è questa la tesi di questo saggio) frontale alle città, alla vita e alla cittadinanza urbana. Questo tema pare aver caratterizzato in modo rilevante non solo la propaganda ma anche la politica del Duce e di importanti gerarchi, teste pensanti della prima linea del fascismo. La rapida paralisi della crescita sociale e democratica delle città fu una delle azioni-chiave del fascismo per radicare l'egemonia del regime. Il libro descrive gli attacchi che Mussolini e i più autorevoli intellettuali fascisti intrapresero contro la città e i cittadini per esaltare invece l'uomo nuovo, rurale, riproduttore e soldato. Secondo questa tesi, la città come insieme complessivo di destini individuali, di volontà di innovare ed elaborare pensieri era vista come un nemico da sconfiggere e Mussolini, socialista, inurbato a Milano da un piccolo villaggio appenninico, per paralizzare gli avversari avrebbe sradicato ogni radice democratica delle città, alimentando un nuovo ceto medio urbano burocratico e servile. Per dimostrarlo vengono analizzati gli atti di governo, il pensiero di Mussolini, le posizioni del dibattito culturale, l'inadeguatezza dei podestà nelle principali città italiane.
Brossura 15 x 22,5 pag. 334 + pag. 16 di illustrazioni a colori e diverse altre foto in b/n