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La globalizzazione della NATO
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Mahdi Darius Nazemroaya
Originata dalla Guerra Fredda, l'esistenza della North Atlantic Treaty Organization era giustificata quale argine di difesa nei confronti di ogni minaccia sovietica nei confronti dell'Europa Occidentale. Tale ragion d'essere è da lungo tempo svanita con il collasso dell'Unione Sovietica e la fine della Guerra Fredda. Nonostante ciò la NATO ha continuato a espandersi senza sosta proprio verso Est, in direzione del suo antico nemico. La Jugoslavia in particolare ha costituito un punto di svolta per l'Alleanza Atlantica e il suo mandato. L'organizzazione ha mutato il proprio quadro strategico da difensivo in offensivo sotto il pretesto dell'umanitarismo. Proprio partendo dalla Jugoslavia la NATO ha intrapreso il proprio cammino verso la globalizzazione, andando a interessare un'area di operazioni più estesa al di fuori del continente europeo. Assurta via via sempre più a simbolo del militarismo statunitense e della diplomazia dei missili, la NATO ha agito come braccio del Pentagono ed è stata dislocata nelle zone di combattimento dove sono stati impegnati gli Stati Uniti e i loro alleati. Dov'è finito l'originario scopo difensivo per cui la NATO è stata creata?