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Dai nostri inviati a Giarabub
Prezzo:
€19,50
(incluso 4 % I.V.A.)
Fabio Fattore
Autunno 1940. Cinque
inviati raggiungono, tra un assedio e l'altro, l'oasi di Giarabub, nel
deserto libico. Di lì a poco sarà l'unico caposaldo italiano a
resistere sul fronte della Cirenaica durante la prima offensiva
britannica. Cadrà solo il 21 marzo 1941 e subito comincerà la leggenda:
articoli, manifesti, programmi alla radio, il film con l'esordiente
Alberto Sordi e soprattutto la canzone La sagra di Giarabub con quella
strofa, "Colonnello non voglio pane", che resterà nell'immaginario di
intere generazioni. Alla costruzione del mito fascista forse più
celebre di tutta la Seconda guerra mondiale danno il loro contributo
Pier Maria Bianchin, Ferdinando Chiarelli, Bruno D'Agostini, Stanis
Ruinas, Antonio Piccone Stella, i giornalisti che hanno conosciuto il
colonnello Salvatore Castagna e i suoi uomini. Dopo aver seguito le
operazioni belliche in Etiopia e in Spagna, le loro strade si
incrociano a Giarabub.