Guido Giraudo, Andrea Arbizzoni, Giovanni Buttini, Francesco Grillo, Paolo Severgnini
13 marzo 1975: un ragazzo di 18 anni viene aggredito sotto casa. Due persone lo colpiscono a morte a colpi di chiave inglese. Morirà dopo quarantasette giorni di agonia. Chi era la vittima e perché fu uccisa con tale violenza? Si chiamava Sergio Ramelli, aveva i capelli lunghi, ed era fascista. E chi erano i carnefici? Teppisti, killer professionisti, mafiosi? No, studenti, di pochi anni più vecchi di lui. Uccisero perché accecati dall'ira o dalla paura? No, colpirono in nome dell'odio politico. Quella era la Milano dell'epoca, quella era l'Italia degli anni Settanta. Ci vollero dieci anni per assicurare i colpevoli alla giustizia, con una sentenza che fece scalpore. Muovendosi tra atti processuali, articoli di giornale e testimonianze dirette, questo libro spiega come ad armare la mano degli assassini sia stata una spietata ideologia che, in Italia, aveva (e ha ancora) importanti complicità, potenti connivenze e forti leve di potere. Ecco perché questa è una storia che "fa ancora paura", ma deve essere conosciuta, se si vuole avere una visione completa degli avvenimenti del nostro recente passato. Prefazione di Ignazio La Russa.
Brossura 14,5 x 21 cm. pag. 223
Stampato nel 2022 da Edistorie
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