La Repubblica sociale italiana fu l'ultima avventura di Mussolini, ma anche uno Stato che, pur sotto l'asfissiante controllo tedesco, governò per quasi due anni buona parte del territorio nazionale. Tornati sulla scena per riscattare l'onore perduto agli occhi dei camerati germanici dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, i fascisti non riuscirono a coinvolgere più di tanto gli italiani nel loro progetto e, dall'estate del 1944, alla lotta contro gli anglo-americani, prevalse la guerra civile. Il libro racconta l'evoluzione del fascismo repubblicano nelle sue proposte politiche e nel suo progressivo avvicinamento al nazionalsocialismo. L'autore fa una lettura prettamente "politica di parte", tralasciando di dire ad esempio che la guerra civile fu voluta dall'apparato clansdestino comunista e che, proprio da parte fascista vi furono diversi tentativi per evitare lo scontro fratricida.

Brossura 13 x 21,5 cm. pag. 224

Stampato nel 2012 da Carocci