A. Bailly
Questo libro non ha pretese di grande opera storica, ma presenta una narrazione piana e facile, senza prosopopea dottorale, risparmiando citazioni snervanti, considerando il grande romano come egli lo ha visto. La narrazione è viva ed umana, dà veramente a Cesare quel che è di Cesare, lo dipinge con i suoi difetti e le sue colpe, ma l'interesse maggiore è che la sua figura è proiettata nell'età di un particolare momento della storia italiana, e lo studio sembra dominato dal desiderio di ravvicinare la politica cesarea alla corrente del pensiero contemporaneo, con una concezione etico politica assai simile a quella del momento presente.
Brossura 15 x 22,5 cm. pag. XXV + 274
Stampato nel 1939 da Casa Editrice Marzocco
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