Tra gli scenari della Prima Guerra Mondiale, quello dell'Adamello è sicuramente uno dei più proibitivi in cui il nostro esercito si trovò ad operare. Tra marzo e maggio del 1916 le truppe alpine combatterono a oltre tremila metri con una temperatura di venti gradi sotto zero, tra crepacci e ghiacciai: un'impresa straordinaria raccontata nei particolari tecnico-operativi da uno dei protagonisti, il generale Cavaciocchi che comandò la 5° Divisione alpina in quella prima guerra bianca dell'Adamello. Il testo è accompagnato da diverse fotografie originali.