Il 25 novembre 1970 lo scrittore Yukio Mishima si asserragliò in un ufficio della sede delle forze armate giapponesi e commise seppuku, il suicidio rituale degli antichi samurai. Il suo atto fu definito in modi diversi: dramma meraviglioso e perverso, protesta politica, gesto estremo di un genio folle... E che fine ha fatto la spada utilizzata da Mishima? L'autore di quest'opera, appassioanto di arti marziali e profondo conoscitore della cultura giapponese, alla ricerca di una risposta a queste domande si mette sulle tracce dei testimoni del suicidio e, accompagnato dalla voce di Mishima e dalla severa disciplina interiore del kendo, la via della spada, ricostruisce questa vicenda umana e letteraria, scrivendo una biografia che è anche racconto filosofico e ritratto di un paese che deve ancora fare i conti con questa morte.

Brossura 14 x 22 cm. pag. 286

Stampato nel 2008 da Guanda