a cura di Forrest Read

Nell'inverno del 1913, attraverso W.B. Yeats di cui era segretario, Ezra Pound conobbe le poesie di Joyce, ne pubblicò una in un'antologia di imagisti e, intuendo di avere a che fare con un talento eccezionale, non lo lasciò più, lo incoraggiò, gli fece pubblicare dei lavori, lo sovvenzionò, lo aiutò a superare periodi di crisi e di scoraggiamento. I saggi e le lettere di Pound qui raccolti offrono la misura dell'attività da lui svolta a favore del grande romanziere irlandese - un'attività tanto cospicua da far pensare che essa sia stata determinante nella venuta alla luce dell'"Ulisse", ma proprio quest'opera segnò l'inizio di una duratura incomprensione fra i due. Anche in questa seconda fase, come le lettere dimostrano, Pound ebbe il ruolo principale: quanto era stato entusiasta prima, tanto fu acre, astioso, ingiusto nelle critiche a Joyce poi. Queste lettere oltre a esprimere i sentimenti di un grandissimo temperamento gettano luce sulle ricerche dell'avanguardia letteraria del primo dopoguerra e sul clima intellettuale dell'epoca.

Brossura 15 x 20,5 pagg. 401 timbro ex-libris su antiporta evidenti macchie di umido su copertina

Stampato nel 1969 da Rizzoli