Agli inizi del 1922 vedeva la luce il mensile "Gerarchia", la "rivista politica di cultura" voluta da Benito MUssolini e che avrebbe seguito la parabola del suo fondatore uscendo con l'ultimo numero nel luglio 1943. Alla prestigiosa pubblicazione collaboreranno le migliori menti dell'epoca, come Berto Ricci, Margherita Sarfatti, Mario Appelius, Giuseppe Bottai, Curzio Malaparte, Nicolò Giani e molti altri. Il volume raccoglie la ristampa anastatica dei sei numeri del 1939 che vanno da luglio a dicembre.