Luca Tadolini

Nel 1945 a Reggio Emilia la guerriglia antifascista, appoggiata dall'aviazione e dai servizi speciali angloamericani, non ebbe remore a praticare ogni tipo di violenza. Pur di mettere a segno qualche insignificante attacco, provocarono le più dure rappresaglie ma soprattutto furono autori di continui atti terroristici che portarono la violenza fratricida a livelli prima di allora sconosciuti. Ciò non impedì ai fascisti reggiani di impegnarsi nel tentativo di realizzare il programma rivoluzionario repubblicano e di difendere la RSI con le armi in pugno.

Brossura 15 x 21 cm., pagg. 568, ill. b/n

Stampato nel 2015 da Edizioni all'insegna del Veltro