La storia degli intensi e complessi rapporti che, tra il 1933 e il 1945, intercorsero tra il Gran Muftì di Gerusalemme, capo spirituale dei musulmani palestinesi, i movimenti panislamici, panarabi e nazionalisti, sorti negli anni Trenta nin Africa Settentrionale e in Medio Oriente, e la Germania nazionalsocialista e l'Italia fascista, rappresenta una delle vicende a sfondo diplomatico, politico-religioso e ideologico più interessanti e meno note di quegli anni.