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Prezzo: €24,00 (incluso 4 % I.V.A.)

Raoul Pupo

 

«Città di passione»: con queste parole Gabriele D'Annunzio battezza Fiume nel primo dopoguerra, imponendola all'attenzione internazionale assieme al mito della 'vittoria mutilata'. Altre e più tragiche passioni si scatenano nel secondo dopoguerra. Questa volta nel silenzio e nella distrazione della patria ferita, molti dei fiumani devono prendere la via dell'esilio. Il guscio della città però rimane in piedi e Fiume condivide il suo destino con le altre 'città cambiate', Salonicco, Smirne, Königsberg: le città poste lungo quei confini attorno ai quali si sono accesi i maggiori conflitti europei del XX secolo. Parlare di Fiume vuol dire tuffarsi nel vortice della 'grande semplificazione' che ha travolto l'Europa centro-orientale. Vuol dire anche parlare delle storie accadute tra le pieghe di quelle più appariscenti: accanto alla vicenda di un fiero municipalismo che cerca di resistere al trionfo degli stati-nazione, c'è la storia di una grande illusione. Quella di un piccolo nucleo di operai e intellettuali italiani che, in epoca di guerra fredda, lasciano la madrepatria per edificare il socialismo in una Fiume diventata jugoslava. Ma non vi è lieto fine.  

 

Cartonato con sovracopertina, 16 x 23 cm., pagg.  328

 

Stampato nel 2018 da Laterza 


Disponibilitą

Di solito viene spedito in: 96 h.

 







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