Balbo il trasvolatore, Ciano il "generissimo", Bottai l'intellettuale, Starace il "mastino della rivoluzione". Sono alcuni dei principali gerarchi del fascismo, una classe dirigente che Mussolini utilizzò per i propri fini, disprezzò ed esautorò. Furono però, anche una squadra di uomini indispensabili per render possibile il più interessante e complesso fenomeno della nostra storia unitaria, come per determinarne la fine, atto che, per tutti i gerarchi, si rivelò un suicidio politico e, per taluni di essi anche fisico. Un pugno di percorsi individuali che l'autore sviscera nei loro tratti essenziali, sforzandosi di dare così un quadro d'insieme.