Se c'è un interrogativo ancora aperto tra i tanti
che la Grande Guerra ci pone, questo è costituito dalla
partecipazione al conflitto dei volontari affluiti nelle file
dell'esercito italiano. Si devono ricordare
le migliaia di italiani che nel 1914 formarono in Francia
la Legione Garibaldina di Peppino Garibaldi, ma soprattutto
le migliaia di italiani "irredenti" che con grande
rischio personale scelsero di combattere volontari nelle file
dell'esercito italiano e, molto spesso, di partecipare alle
azioni più pericolose.
Sono molti gli spunti di interesse presenti nelle memorie
di Luigi e di Mario Ius, volontari poco più che adolescenti,
dalla colorita e appassionata descrizione della partenza dei
"regnicoli" da Trieste, e dalle idealità
patriottiche.