Per la seconda volta nell'arco di
una sola generazione la Germania attuava una campagna di conquista che
già nel 1941 la vedeva ormai in guerra contro l'impero britannico,
l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti. E tre anni e mezzo dopo l'Europa
e la parte occidentale dell'Unione Sovietica erano ridotte a un cumulo
fumante di macerie. Ma come è potuto accadere? Come è stato possibile
il ripetersi di una tragedia simile a distanza di pochi anni da quella
precedente? A differenza di quanto ci è sempre stato insegnato, Adam
Tooze cerca di dare una risposta cambiando la prospettiva: se la
tragedia vissuta dall'Europa nel XX secolo avesse avuto le sue radici
nella debolezza della Germania, anziché nella sua forza? L'attenzione
si sposta dunque sull'economia tedesca, oltre che sulla questione
razziale e sulla politica. Con un imponente lavoro di ricerca e una
documentazione minuziosa, "Il prezzo dello sterminio" cambia
radicalmente la visione della Germania nazionalsocialista e in buona parte anche
la storia della seconda guerra mondiale, e forse dell'intero XX secolo.
Rilegato con sovracopertina 13,5 x 21 cm. pag. 950 + 16 di foto b/n