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Katyn e l'eccidio sovietico del 1940
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George Sanford
Nella primavera del 1940 l'NKVD, la polizia
politica di Stalin, trucidò circa 15.000 prigionieri di guerra polacchi
catturati nel settembre 1939 durante la guerra nazi-sovietica contro la
Polonia. I tedeschi, durante la loro invasione dell'URSS, nella
primavera del 1943 scoprirono e resero noto che a Katyn erano sepolte
le vittime del campo di Kozelsk. Solo alcuni decenni più tardi furono
scoperti a Kharkov e a Mednoe i luoghi dove erano state uccise e
sepolte le vittime dei campi di Staroblesk e Ostashkov. Altri 7300
polacchi furono uccisi neUo stesso periodo nelle prigioni ucraine e
bielorusse portando il totale delle vittime a circa 22.000. Questo
studio è il primo ad utilizzare i documenti sovietici resi pubblici
agli inizi degli anni Novanta per spiegare come il fallimento degli
interrogatori e dei tentativi di reclutamento dell'NKVD insieme alla
profonda rivalità polacco-bolscevica indussero la leadership stalinista
a decidere l'eccidio di massa.