Storico e giornalista culturale di
"Panorama", Giorgio Fabre analizza i testi mussoliniani dimostrando la
falsità del luogo comune che vede il "bonario" Mussolini trascinato
nella deriva razzista dal "malvagio" e antisemita Hitler. In realtà il
Duce - sostiene l'autore - strutturò ben presto una ideologia razzista,
articolata e coerente. Preferì non renderla pubblica per opportunità
politica, ma il Partito Nazionale Fascista e il regime epurarono subito
tutti gli ebrei, fin dal 1922.