Il 21 febbraio 1916, durante la Prima guerra
mondiale, i tedeschi scatenarono la loro offensiva attaccando Verdun,
baluardo della difesa francese. Fu uno scontro sanguinoso ed estenuante
che si concluse nel dicembre 1916, con un bilancio di 300.000 morti e
400.000 tra feriti e dispersi. Per l'intera storia nazionale francese
Verdun fu il punto cruciale di quel senso di revanche generato dalla
sconfitta del 1870 contro i prussiani. Per i militari impegnati nelle
prime linee fu un'esperienza di terrore e disperazione. Nel ricostruire
le fasi della battaglia, il rovinoso incontro tra le strategie
ottocentesche dei generali e gli effetti devastanti della nuova
tecnologia bellica, Ian Ousby illumina anche la mentalità e gli stati
d'animo dei soldati.