Alessandro Secciani
Con la realizzazione dell'Impero e la
creazione dell'Africa Orientale Italiana (AOI) Mussolini raggiunse
l'apice del consenso. Se oggi questa impresa viene vista alla luce di
un anticolonialismo ormai acquisito, allora fu ritenuta da avversari e
alleati un'operazione che metteva l'Italia alla pari con le altre
grandi nazioni europee, che avevano un ampio dominio coloniale. Per di
più il tutto era avvenuto contro la volontà della Società delle Nazioni
e di quelle democrazie, come Francia e Gran Bretagna. Il governo
italiano dell'epoca, quindi, colse in questo frangente un grandissimo
successo sia in politica interna (si parlò allora di 20 milioni di
italiani che parteciparono alle manifestazioni per la nascita
dell'Impero) sia di politica estera, riuscendo a portare a termine la
conquista dell'Etiopia di fatto contro tutti. Nell'AOI, che venne
divisa in sei governatorati che facevano capo a un viceré che stava ad
Addis Abeba, erano confluite, oltre all'Etiopia, anche la Somalia e
l'Eritrea, già sotto il dominio italiano. Si trattava di una vastissima
zona nell'Africa centro-orientale, che si andava ad aggiungere alla
Libia, che proprio durante il fascismo, sotto il governatorato di Italo
Balbo, ebbe un rilancio in grande stile. Il libro, riporta inoltre
un'ampia documentazione fotografica, per la maggior parte ancora
inedita.
Rilegato pag. 176
Stampato nel 2005 da Editoriale Nuova
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