Sintesi solida e sfaccettata della Grande Guerra, di come fu
voluta e non voluta, condotta e contestata, maledetta e ricordata, questo
volume intreccia due filoni di studio solitamente divisi: vicende e passioni
politiche e culturali e operazioni militari vengono rilette assieme alle
ideologie, ai sogni e alle cifre del primo conflitto mondiale. Frutto del
lavoro congiunto di due storici diversi ma affini, "La Grande Guerra"
racconta il ruolo delle forze politiche e degli intellettuali, ma anche l'agire
e il pensare di generali, soldati e società civile, donne, prigionieri. Un
esercizio di memoria che prosegue fino ai nostri giorni perché, dicono i due
autori, "la Grande Guerra - apocalissi del moderno - fu un memorabile
accumulo di vissuto collettivo.