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Una vita per la Palestina
Prezzo:
€22,00
(incluso 4 % I.V.A.)
Stefano Fabei
Il
4 luglio 1974 con la morte a Beirut di Hâjj Amîn al-Husaynî, Gran Mufti
di Gerusalemme, finiva un lungo capitolo nella recente storia della
Palestina. Esponente di primo piano del mondo arabo e di quello islamico,
fondatore del movimento nazionale palestinese, la sua storia s'identificò,
in gran parte, con quella della sua patria e del suo popolo, di cui
fu il leader incontrastato, seppur discusso, per più di trent'anni.
Unità e indipendenza del mondo arabo, solidarietà islamica
e lotta di liberazione palestinese furono gli obiettivi per cui lottò
fino agli anni Cinquanta e anche dopo, schierandosi di volta in volta
al fianco di chi - da Mussolini a Hitler, da 'Abd al-Nâser a re Husayn
di Giordania - sembrò poter contribuire al suo progetto, secondo
una concezione «machiavellica» della politica che lo indusse
a stringere contemporaneamente la mano al leader dei Black Muslims,
Malcom X, e al Primo ministro della Cina comunista Chou En-Lai. Non
c'è quasi nulla nella dottrina dell'Organizzazione per la Liberazione
della Palestina e nella carta del Consiglio Nazionale Palestinese che
non sia stato già concepito da lui o da lui, indirettamnete,
ispirato.