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Settembre 1943
Prezzo:
€20,00
(incluso 4 % I.V.A.)
Marco Patricelli
Marco Patricelli
racconta l'incredibile e grottesca sequenza di eventi che dal 9 al 12
settembre 1943 sconvolse l'Italia e la consegnò a un destino di macerie. "La colonna di sette automobili aveva già lasciato Roma illuminando le
strade ancora buie e deserte con la luce azzurrognola dei fari
schermati. Vittorio Emanuele, la regina Elena, il generale aiutante di
campo del re e il tenente colonnello Buzzaccarini erano a bordo di una
Fiat 2800 nera, guidata dall'autista che faceva incredibilmente sfoggio
del guidone reale: noblesse oblige, ma a nessuno viene in mente che la nobiltà vorrebbe ben altro contegno che una fuga nell'oscurità".
È così, alle prime luci del 9 settembre 1943, ad armistizio appena
proclamato, che il re abbandona la Capitale per fuggire al sud, lontano
dalla vendetta tedesca. In Italia intanto si spara e si muore. Tra
quell'alba e il pomeriggio del 12 settembre il Paese si disgrega e
precipita nel caos di un vuoto istituzionale senza precedenti. In meno
di quattro giorni, e nel raggio di pochissimi chilometri, si compiono
due fughe eccellenti: quella tragicomica del re dal porto di Ortona, in
Abruzzo, e quella rocambolesco-spionistica di Benito Mussolini dalla
prigione dove è stato rinchiuso, sul Gran Sasso. Questa è la storia di
quelle fughe, delle loro conseguenze e della vigliaccheria di chi
poteva e doveva agire diversamente.