Accompagnato dalla sempre attuale prefazione di Carlo Terracciano, che ci ha lasciati non molto tempo fa, l’editore ha voluto far precedere questo scritto, che ne è la sua naturale prosecuzione, dal pamphlet “Caos”, da tempo esaurito. Entrambi sono un monologo, il lungo monologo del protagonista, moderno Don Chisciotte contro i mulini a vento della modernità e della degenerazione, sempre più convinto che ben poco sia possibile interagire. In compenso, con il linguaggio fiorito e immediato di Cesare Ferri, ce n’è per tutti, per l’Italietta, per i benpensanti, per gli innamorati e per gli avari, per i rossi e per i neri, ma soprattutto per l’intellighenzia, la finta intellighenzia, quella non del pensiero forte ma del pensiero molliccio. 

Brossura 15 x 21 cm. pag. 114

Stampato nel 2008 da Società Editrice Barbarossa