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La conversione di Fini
 


Prezzo: €16,00 (incluso 4 % I.V.A.)

Salvatore Merlo

Che cos'è diventato Gianfranco Fini? Che forma ha assunto l'uomo che fu leader del postfascismo, poi di An e che oggi invece cita Norberto Bobbio e vuole concedere la cittadinanza italiana agli immigrati? Entrato nel Pdl, liberatosi dei propri colonnelli, senza la forza del partito di cui era padrone, l'ex pupillo di Giorgio Almirante ha cancellato le stigmate del proprio passato nero e cerca adesso una nuova collocazione nella destra laica del sarkozysmo europeo, molto francese e molto poco berlusconiana. È uno straordinario rovesciamento delle regole della politologia. Senza un partito disciplinato e compatto dietro, Fini risulta più forte e autorevole. Senza un popolo acclamante, e lontano dai suoi valori tradizionali di destra dura e pura, Fini ha più cose da dire e più obiettivi da realizzare. Come ha fatto e con l'aiuto di chi? Ma il problema o il fatto interessante non si definisce dicendosi favorevoli o contrari alle singole scelte, che pesano e che diventano decisione politica. La faccenda è interessante perché dimostra che in politica conta ancora la libertà di tono, l'autonomia culturale, l'indipendenza. Così, vera o fasulla che sia, la "conversione" potrebbe portare Fini alla guida di un nuovo centrodestra dai tratti meno populisti, o imporlo nel delicato ruolo di traghettatore istituzionale verso l'inimmaginabile Terza Repubblica post berlusconiana.

Brossura 14,5 x 21 cm. pag. 220

Stampato nel 2010 da Vallecchi 


Disponibilitą

Di solito viene spedito in: 96 h.

 







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