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Caccia grossa ai diari del Duce
 


Prezzo: €18,00 (incluso 4 % I.V.A.)

Enrico Mannucci

Qual è la verità sui tanto discussi diari di Benito Mussolini? Che viaggio hanno fatto e in quante e quali mani sono passati? Furono davvero scritti dal duce o sono uno dei più clamorosi apocrifi del Novecento? Ma, prima ancora, chi li ha cercati per anni e perché quei taccuini sono diventati una specie di Santo Graal tra verità e leggenda, garanzia di innumerevoli scoop giornalistici mai, peraltro, definitivi? Partendo dalle tante ipotesi avanzate sulla esistenza e poi sul destino delle mitiche agende, ripercorriamo le tappe salienti di questa caccia. Storie spesso analoghe, rivissute oggi nella vicenda che ha portato cinque agende. dal 1935 al 1939 - nelle mani di Marcello Dell'Utri. Caso per caso, qui se ne ricostruisce la genesi a partire dal 1957, dalle Pam ini, due "miti signore" di Vercelli che annunciarono, allora, di aver ritrovato diari e appunti di Mussolini. E che, in seguito, furono condannate per truffa e falso. Ma si toccano anche vicende collaterali e intrecciate come quella del "carteggio segreto" fra Churchill e Mussolini, oppure la lotta fra americani e nazisti per conquistare i diari di Galeazzo Ciano, o, ancora, situazioni ambigue come quella del cosiddetto "Diario Farinacci". In appendice, tre grafologhe del Tribunale di Milano, direttamente coinvolte negli episodi più recenti, esprimono un sorprendente giudizio sul grado di accuratezza delle perizie e degli accertamenti svolti fino a oggi.

Cartonato con sovracopertina 14,5 x 20,5 cm. pag. 268

Stampato nel 2010 da Bompiani 


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