Lo scopo di questo libro è quello di condurre un'approfondita disamina critica della politica di potenza italiana verso l'altra sponda dell'Adriatico, senza ometterne gli aspetti più eversivi. Partendo dal caso dei profughi giuliano-dalmati rifugiati a Brescia, l'autore ha indagato sulla "questione adriatica" dall'Unità al trattato di Osimo, rendendo comprensibili le interazioni fra le politiche governative, le ragioni della politica interna e le illusioni della politica estera, il contesto internazionale e i drammi locali, riuscendo a confrontare storiografie di diversa impronta, spesso univocamente ideologiche (per esempio solo ultimamente è uscita alla ribalta la questione delle foibe).