L'Autore, architetto e urbanista che non svolse mai attività politica vwera e propria, venne tenuto dagli "alleati liberatori", subito dopo l'occupazione di Palermo nell'agosto 1943, rinchiuso per alcuni mesi nel carcere dell'Ucciardone. In queste pagine rievoca i fatti più salienti di questa sua esperienza e le figure deei suoi compagni di prigionia, arrestati anch'essi come "fascisti pericolosi", che per coerenza e dignità si imposero al rispetto degli alti personaggi della Polizia Militare. 

Brossura 14 x 21 cm. pag. 126, timbri di ex-libris

stampato nel 1967 da Volpe